Circolo Giovanile San Luigi IX

Circolo del Movimento politico cattolico Militia Christi

Una legge odiosa

Tra i mille problemi dell’Italia, tra cui l’incompetenza a l’irrilevanza internazionali (vedi caso Marò, dimenticato tra quello Shalabayeva e quello Abu Omar) e la recessione economica, il Governo si vuole occupare di omofobi. Non è passato neanche qualche giorno dalla scoperta dell’ennesimo atto di violenza generica falsamente attribuita a motivi omofobici (mi riferisco al rogo al Liceo Socrate o al ragazzo dai pantaloni rosa o altri casi analoghi) che già è partito l’iter alla Camera del progetto di legge 245 proposto da Ivan Scalfarotto del Pd. Le intenzioni di questo vengono subito chiarite dal preambolo e sono quelle di aumentare i casi di applicazione della Legge Mancino, estendendola sia alla nuova fattispecie di identità sessuale concepita ora come: sesso biologico, identità di genere, ruolo di genere e orientamento sessuale; sia non più alla propaganda, ma alla diffusione e non più all’istigazione, ma all’incitamento. Sappiamo a cosa è servita la Legge Mancino: portare avanti l’agenda del multiculturalismo e sradicare ogni forma di identità in nome di un astratto europeismo e  mondialismo. Il risultato è stata la stigmatizzazione superficiale e persecutoria di ogni forma di resistenza al pensiero unico dominante e un continuo doppio-pesismo sulla violenza con una sostanziale impunità di quella antifascista. Il razzismo è stato debellato? Proprio quello che succede in Parlamento indica la schizzofrenia di quest’Italia dove la frustrazione di vedere un Ministro che sale a certi ranghi solo perchè donna e simbolo degli (nel caso della Kyenge)  extracomunitari (ma c’è anche la Idem, per esempio, la Bonino che è rappresentata dallo 0,1% degli elettori e sta lì nonostante la già pessima gestione et alia…) si sfoga con becere battute che indicano la poca sostanza del dibattito su temi importanti, trattate da una parte e dall’altra con la pancia. Ora visto anche che l’Italia è tra i paesi meno omofobi del mondo bisognerebbe capire bene il perchè di tale legge. Ce lo dice la legge stessa che condanna chi diffonde idee, ovvero incita a commettere o commette discriminazione (reclusione fino a 1 anno e 6 mesi), ovvero incita a commettere, commette violenza, o atti di provocazione alla violenza (reclusione fino a 4 anni). L’impianto della legge svela l’inganno che ci è propagandato. Si parla sempre di violenza omofobica, ragazzi picchiati ad ogni angolo di strada solo perchè omosessuali, eppure in questa legge si parla marginalmente di atti di violenza, solo in un articolo dove questa è equiparata alla “provocazione alla violenza”. Questo significa due cose: da un lato ogni diatriba verbale con un gay è automaticamente notizia di reato in quanto provocazione, in più si tralascia completamente la provocazione che può fare la persona omosessuale. Anzi egli avrà diritto a  farla, ad ostentare un atteggiamento che risulta offensivo prima di tutto per chi sente la loro stessa inclinazione, ma la vive in dignità e riservatezza senza carnevalate o falsi diritti. Vogliamo parlare poi delle vere e proprie offese al senso religioso della maggior parte degli italiani nei gay pride o tra le vetrine dei negozi (c’è un grande business di paccottiglia) gay ? Dove sta la “legge” in quei casi? Se tanto mi dà tanto non potranno che aumentare. Ma allora qual’è l’obiettivo della legge? non è poi tanto velato, si tratta di far accettare con le cattive (imponendo almeno il silenzio) l’identità di genere e il ruolo di genere, ossia la dissoluzione dell’uomo e della donna come categorie reali, a tutti quei cattivoni (i cattolici fascisti-omofobi) che ancora non ci credono e se la paura non servirà ci sarà sempre la rieducazione prevista dalla stessa “legge” presso associazioni LGBT.  Attenzione queste associazioni sono messe insieme a quelle che tutelano il paesaggio, gli anziani, i tossicodipendenti e i disabili; una legittimazione indebita di una lobby che oramai non può chiamarsi neanche più tale visto che governa direttamente. Ovviamente questo segnerà solo il primo passo di una legislazione che passerà dalle unioni di fatto ai matrimoni alle adozioni per gli omosessuali come avvenuto nella omodittatura francese del massone Hollande; quando si violenta la relatà per far posto all’ideologia non ci si può certo fermare lì. D’altronde due sono le strade: o si cambia noi stessi per seguire la società (e il diritto naturale) o si cambia la società per seguire noi stessi e le nostre voglie e i nostri istinti; istinti che non potremo negare agli altri (LGBT-ILGA-NAMBLA) che vorranno tramutarli in diritti.

Iniziative in aggiornamento:

Petizione online contro la legge sull’omofobia

Manifestazioni e fiaccolata:

Domenica sera ore 18.00 Chiesa Nuova e dalle 20.30 alle 22.30 davanti Montecitorio adesioni: redazione@prolifenews.it

25 luglio di sera manifpoutous a Piazza Colonna  dei Veilleurs Debout

il 26 (giorno in cui è slittato l’esame della “legge”): flashmob alle 10.00 davanti Montecitorio organizzato da uomini donne bambini

4 commenti su “Una legge odiosa

  1. Algophagitis-VIII
    luglio 23, 2013

    Condivido in pieno.
    La passata legge antiomofobia era assurda. Prevedendo l’aggravante di omofobia per le violenze, significava che o puniva maggiormente una violenza su un gay rispetto a quella su un non gay (creando un privilegio per un gruppo), oppure puniva il pensiero e l’ opinione.
    Questa legge è peggio, è un delirio totale. E’ completamente intrisa della teoria del gender. E’ palese che serva a punire chi non si beve le idiozie dell’ ideologia gay e chi lotta contro matrimoni e adozioni gay.
    Per sovvertire la verità e la moralità dove non può il lavaggio del cervello dei media restano la (ri)definizione della “verità” per legge e della “moralità” per legge.
    Complici in molte persone l’ indifferenza e l’ aver accettato il concetto di “omofobia” (poichè presentato come violenza) invece che rifiutare il termine o sovvertirlo (viva l’ omofobia: no alla violenza verso chiunque; no alla sodomia, violenza contro natura).
    Alla radice di tutto due cose: idolatria dei diritti e isteria della tolleranza.
    Io penso che bisognerebbe creare un’ opposizione estesa, dato che i media tenderanno a confinarla in gruppi marginali già stigmatizzati (neofascisti, leghisti buzzurri, fondamentalisti).
    Nel caso la legge dovesse passare io penso che bisognerebbe con ancor più forza strepitare (cosa che i gay fanno in continuazione per qualunque cosa), e ad esempio affiggere e diffondere le verità illegali, come quella che un uomo non può diventare donna, che la sodomia è contro natura, che un uomo e un uomo o una donna e una donna non possono avere figli, che il matrimonio gay è una parodia.

    • San Luigi
      luglio 23, 2013

      Adesso hanno emendato la legge da rieducazione coatta e riferimenti ideologici espliciti alla teoria del gender, rimane il fatto che verranno chiuse le associazioni che inciteranno alla discriminazione… e anche chi istiga alla violenza ovviamente omofoba… Roba orwelliana, il 25 sera a Roma si farà una manifpourtous italiana, quello che dicevi Algo.

      Inviato da iPhone

  2. Algophagitis-VIII
    luglio 30, 2013

    Flash mob del 26/7.
    Concetti chiave: no all’ omofobia. Si alla legge antiomofobia, ma non a questa, che va riscritta. No alla limitazione della libertà di opinione e di espressione.

    Punti di forza: Posizione moderata che amplia i consensi, tentando anche di ragionare con le posizioni gay ufficiali. Posizione che concorda con la linea liberale di chi porta avanti l’ azione contro la legge antiomofobia in parlamento.
    Sfruttamento del topos della libertà/diritti negati, molto in voga.

    Punti deboli e sbagli di fondo, altra faccia della medaglia dei punti di forza:
    1.Accettare il concetto di omofobia e definirsi contro l’omofobia, e a favore di una legge (diversa), anzichè rifiutare il concetto di omofobia e mostrarne la natura strumentale e anzichè rifiutare in toto una simile legge. Questo ha l’ effetto di far passare chi manifesta o come ambiguo o come ipocrita.
    2.Inquadrare la difesa di certe cose come la difesa della libertà di opinione è già sottomettersi in parte, perchè si concede che certe cose fondamentali non siano verità, ma opinioni soggettive, pari alle altre. Non ci si concentra sui concetti, ma sui diritti delle persone e sulle opinioni. Questo è un duplice sbaglio, perchè da una parte le opinioni omofobe vengono definite pregiudizio o razzismo (e quindi non sono trattate da “opinioni”), d’altra parte perchè in tema di diritti i gay hanno il coltello dalla parte del manico, vittimizzati e definiti come persone con meno diritti.
    3.L’ impostazione calma e moderata non è stata neanche sufficiente per non far gridare al “fascista” e al “privatore di diritti”, e questo fa riflettere sul grado di isteria a cui si è arrivati.

    In conclusione, se si pone l’ accento sui concetti e sullo scontro tra senso comune (e buon senso) da una parte e deliri ideologici gay dall’ altra, si può riuscire a far comprendere la natura perversa della legge. Concetti come gender o queer cadono di fronte alle ovvietà naturali. Il problema è che molta gente non ha voglia di ragionare e quando lo fa, segue degli schemi che prevedono concetti ad hoc che limitano il ragionamento, per cui ciascuna cosa è ricondotta a solo poche categorie (diritti-diritti negati/ democrazia-fascismo / libertà-tolleranza).

    Es. il matrimonio gay.
    Ragionando sui fatti si capisce cosa è il matrimonio e che per sua natura discrimina un’ unione tra due uomini o due donne. Quindi ciò che i gay chiedono è un’ imitazione (mai esistita prima), chiamata allo stesso modo, e vogliono che sia considerata identica al matrimonio da tutti, in altri termini vogliono che il matrimonio scompaia per lasciar posto a qualcos’ altro con criteri meno restrittivi [e la strada è già spianata data la degenerazione dell’ istituto matrimoniale].
    Ragionando invece con le categorie “democratiche”, i gay sono discrimiati perchè non possono sposarsi e quindi i loro diritti sono negati da leggi fasciste che limitano la loro libertà. “u-gua-li di-ri-tti! u-gua-li di-ri-tti! u-gua-li di-ri-tti!”

    • San Luigi
      agosto 2, 2013

      Bravissimo Algo… pensa le tue critiche le ho espresse anche io, alcune direttamente a De Palo organizzatore del flash mob del 26. Una legge ingiusta non va riscritta, non va fatta. Mi ha risposto che GP II nell’ EV ha detto…purtroppo quando si cita (male) l’EV è perchè si voglion fare magagne e compromessi, vedi L 194. Gli ho risposto cosa diceva il paragrafo 73 da lui citato male (non parla di una legge ingiusta da fare, ma già in essere prima che può essere emendata (in meglio ovviamente), ma ribadendo sempre che deve essere abrogata). A breve metterò sul Blog un volantino che daremo il 5 agosto, ti interesserà sicuramente.

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Questa voce è stata pubblicata il luglio 19, 2013 da in Uncategorized.