Conferenza relativismo etico e politico

Il prof. Seidl docente di etica politica alla Lateranense (quì un suo contributo, e quì un’intervista), ha portato l’attenzione sul problema dell’eutanasia seguendo il suo testo il Laico davanti a Dio ed. Rubettino.

L’approccio è fondamentalmente filosofico, si parte dall’assunto che: la vita è un bene che ci è donato. La vita è un bene spirituale (e quindi maggiore di ogni bene fisico) dipendente dal principio della vita che è l’anima, c’è infatti una gerarchia dei beni e tra i beni superiori al vertice c’è Dio, creatore di tutto ciò che vediamo e che non vediamo.

Per questo la sofferenza invece di sminuire questo principio della vita può essere un’occasione per testimoniare attraverso la virtù della fortezza il valore della vita.

Le obiezioni che sono state mosse sono state quelle di definire ciò che differenzia l’anima dell’uomo da quella dell’animale, l’anima razionale dell’uomo la rende qualitativamente diversa, tale da offrirgli una dignità per sè stessa, ovviamente la vita degli animali è ordinata a quella dell’uomo (a delle sue naturali esigenze) mentre quest’ultima non può essere vista come mezzo, ma è fine.

Ci sono poi dei principi di evidenza nella filosofia che non sono dimostrati, oltre ai dati dell’esperienza da cui parte la riflessione filosofica.

Tutto questo in onore della povera Eluana vittima di eutanasia giudiziaria 5 anni fa, e domani staremo concretamente dalla parte dei disabili organizzati da Pietro Crisafulli in una manifestazione davanti al Ministero della Salute (Lungotevere Ripa 1) per l’accesso alle cure con staminali adulte (col metodo Stamina).